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28 January 2007 03:45

Cresce il P2P finanziario!

by webgratuito
Non si tratta di file sharing comunemente scambiati attraverso i noti servizi di Pear to Pear, qui siamo su un pianeta completamente diverso, si tratta di soldi, la sigla è la stessa le finalità molto di diverse, è il People to People ed invece dello scambio dei file si fa lo scambio dei soldi, precisamente chi ha i soldi li presta a chi ne ha bisogno ed il tutto senza passare per la banca, ci sono per ora alcuni casi di successo, uno è Inglese ed è Zopa il quale mette in contatto persone che hanno soldi da prestare con persone che sono in cerca di finanziamenti, il richiedente del prestito invia la sua richiesta di finanziamento che può arrivare fino a 40.000 Euro totali ed indica il tasso di interesse che è disposto a pagare, i finanziatori valutano le informazioni che ed il report del richiedente che Zopa fornirà e decide quanto finanziare della somma richiesta che può essere una parte o l'intero ammontare. Attualmente Zopa ha decine di migliaia di utenti registrati i quali sono sia finanziatori che persone che hanno chiesto soldi tramite il sistema, il successo è dovuto anche al basso rischio di ritorno dei capitali, in quanto si può finanziare una somma richiesta da una persona o famiglia ad esempio di 5000 Euro con soli 500 Euro, rischio quasi zero, rientro e guadagno sicuri, forte impulso a queste iniziative è stato dato anche dalle recenti vicende bancarie sia in Italia che in Europa, dove molti clienti si sono visti prosciugare i conti a causa di investimenti sbagliati spesso "consigliati" dalla propria banca e magari dal funzionario di "fiducia"! Altra iniziativa analoga è Prosper, americana ed un po' più giovane di Zopa ma con lo stesso sistema e funzionamento, gente che presta soldi alla gente senza passare per la banca, in Italia dove le banche sono le più care al mondo, ma non per affettuosità ancora non ci sono iniziative del genere, anche se pare che Banca Sella grazie a Maurizio Sella sembra intenzionata ad avviare una iniziativa simile, da quanto è dato sapere dovrebbe essere attesa della necessaria autorizzazione della Banca d'Italia (Le Banche tutte) per poter lanciare il servizio in Italia, le "major" bancarie si aizzeranno contro il nuovo "Napster della Finanza" come è successo per la musica?

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last mark : 28/01/2007 03:53